Visita Studio al GAC “Terre di Mare” a Molfetta

Venerdì 22 Febbraio 2019 il FLAG – Coast to Coast, fermo nella volontà di aumentare l’attenzione verso la blue economy ed arricchire il proprio territorio con nuove esperienze, ha organizzato una Visita Studio presso il GAC – Terre di Mare a Molfetta. Quest’ultimo ha, negli anni, messo in campo diversi strumenti a sostegno degli operatori locali per aiutarli a commercializzare al meglio le loro catture attraverso linee guida di carattere tecnico, supporto allo sviluppo dei progetti e co-finanziamento di progetti
La valorizzazione dei prodotti ittici locali attraverso uno approccio innovativo
L’incontro di studio ci ha permesso di conoscere il progetto “Ve.Di. Mizar “ ovvero come un piccola impresa di pesca ha sviluppato e realizzato una innovativa forma di filiera corta attraverso la cessione diretta del proprio prodotto pescato ai consumatori privati e ad operatori gastronomici locali. Come? Il pescatore, durate la pesca o a conclusione di essa, inserisce i dati del pescato fresco e le quantità disponibili nella propria applicazione. Gli utenti registrati presso la piattaforma vengono avvisati attraverso una notifica sul proprio smartphone e, qualora vi sia un prodotto desiderato, viene inviata una richiesta d’acquisto direttamente dal proprio dispositivo mobile. La consegna avviene a bordo del peschereccio o a domicilio solo previa conferma della prenotazione. Un prodotto a miglio zero che nelle mani del consumatore viene corredato da una scheda di presentazione con tutte le informazioni circa l’ordine e la tracciabilità.
Un progetto ambizioso ed impegnativo che grazie ad un approccio digitale riesce a diversificare i canali di vendita e le fonti di reddito, recuperando il rapporto tra produttore e consumatore e aggiungendo valore al prodotto in termini di qualità, tracciabilità e corretta informazione al consumatore.
Il Mercato Ittico di Molfetta, storia di una comunità
Se la digitalizzazione della filiera ittica rappresenta un’opportunità da cogliere e sfruttare positivamente, Molfetta affonda le sue radici in un rapporto continuo e costante con il mare ed il Mercato Ittico Pubblico rappresenta la massima espressione del perdurare di questo continuativo rapporto tra uomo e mare.
Qui, gli stessi pescatori, ci hanno permesso di capire com’è cambiata la pesca a Molfetta nel tempo. Se un tempo i pescherecci avevano le vele e rimanevano fuori intere settimane, ora, con lo sviluppo della tecnologia e l’uso dei motori, le imbarcazioni rimangono fuori per un periodo più breve di tre o quattro giorni. Oggi le casse di pesce, scaricate dai pescherecci, vengono portate al mercato ittico generale dove si terrà l’asta pubblica.
Fish All Days: consegne dal mare alla tavola
Presso l’Associazione del Armatori della Pesca di Molfetta abbiamo conosciuto e approfondito il progetto realizzato dalla Facchini Pesca Sas: Fish All Days. Questo progetto è stato riconosciuto dalla Commisione Europea come Best Pratice Europea in materia di vedita diretta innovativa del pescato. Una vendita che si esplica esclusivamente attraverso l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione. L’originalità del progetto, oltre che nell’abbattimento quasi totale delle barriere in filiera, risiede nella diversificazione delle attività di pesca attraverso la realizzazione di materiale di comunicazione coinvolgendo anche, al fianco dell’equipaggio, un’agenzia di marketing ed un biologo. Anziché abbattersi sotto la stretta di una mercato in crisi, la Facchini Pesca ha reagito contrastando l’aumento dei costi di produzione e riuscendo ad ottenere dalla vendita diretta prezzi maggiori rispetto a quanto percepito dal mercato ittico grazie alla diversificazione dei canali di vendita, alla ricerca di nuovi mercati, promuovendo e valorizzando il prodotto locale e ristabilendo relazioni tra prodotto e consumatore.
Il mare in un Museo
A lungo fonte economica principale, oggi attività sempre redditizia: la città pugliese di Molfetta non sarebbe la stessa senza la pesca. Il giusto tributo a ciò lo si trova nei locali della Fabbrica di San Domenico dove è allestita una mostra permanente.Il Museo etnografico del mare infatti è curato dal 2005 dall’Archeoclub di Molfetta, che ha allestito un percorso espositivo davvero preciso ed accurato dove vengono messi in mostra gli strumenti della pesca locale, comprese le imbarcazioni. Il tutto è corredato da schede tecniche ed informative sui cimeli che nella maggior parte dei casi sono stati e continuano anche oggi ad essere donati direttamente dagli artigiani di Molfetta. Ampio spazio è dato anche alle fasi di costruzione e all’esposizione delle reti.
GAC Terre di Mare, un’esempio ripetibile
Il Gruppo di Azione Costiero pugliese attraverso un continuativo rapporto tra operatori del settore della pesca ed associazioni di categorie ha fortemente sostenuto il miglioramento della competitività delle aziende ristabilendo un rapporto tra produttore e consumatore. Una contro-reazione alla globalizzazione del commercio alimentare instaurando relazioni tra pescatori, attività turistiche, consumatori privati e ristoratori.