Qual è il ruolo del partenariato pubblico-privato nei Contratti di fiume, e quali le aspettative. Ecco cosa dice un questionario.

Il Flag Coast to Coast ha promosso un questionario tra gli aderenti al processo Verso i Contratti di Fiume (Cdf) delle Valli del Noce e del Sinni, per conoscere la loro idea in merito ai partenariati pubblico-privati (PPP) e alle aspettive legate ai Cdf.
Una maggiore coesione territoriale, sociale ed istituzionale; ed un aumento dell’accessibilità e fruizione degli ambiti fluviali, anche in chiave turistica. Sono queste le maggiori aspettative legate al processo Verso I contratti di fiume (Cdf) delle Valli del Noce e del Sinni, secondo coloro che hanno risposto al questionario promosso dal Flag Coast to Coast sul ruolo del partenariato pubblico-privato nei Cdf, elaborato in occasione del progetto “Officine Coesione” dell’Agenzia Nazionale per la Coesione territoriale, nel quale i Contratti del Noce e del Sinni sono stati scelti come caso di studio.
Il questionario poneva sei domande, a partire dalle motivazioni dell’adesione al Manifesto di Intenti del Contratto di fiume, il quale ne esplica gli obiettivi e le finalità fino ai suggerimenti per migliorarne l’azione sui territori, con l’obiettivo di ascoltare lo stesso partenariato che aderisce al Cdf sul valore aggiunto dell’elaborazione di strategie di policy secondo il metodo della co-conduzione partecipata.
Stando dunque ai risultati del questionario, il 59% dei partecipanti (44% associazioni, 37% enti locali) ha dichiarato di sentirsi abbastanza coinvolto nel processo, il 33% molto e solo il 7% poco. E tra i suggerimenti per migliorare l’azione territoriale viene individuato come prioritaria una interlocuzione pù frequente attraverso incontri periodici, agorà, esplorazioni etc., seguita dalla promozione di percorsi di apprendimento e scambio di conoscenze e da laboratori territoriali di animazione culturale; ed ancora tra i suggerimenti figurano il fissare obiettivi raggiungibili ed infine la ratificazione formale di tavoli dedicati.
La possibilità di valorizzare il fiume, e di farlo in una collaborazione tra enti locali e realtà territoriali (associazioni, scuole, organismi di categoria etc) sono le motivazioni che hanno spinto gli aderenti al processo a sottoscrivere il Contratto di fiume, la cui finalità – lo ricordiamo – è immaginare un nuovo modello di sviluppo e di governance dei bacini idrografici a partire dalla sollecitazione della “collective intelligence“.
I PPP, ossia partenariati pubblico-privati, sono dunque per la quasi totalità dei partecipanti al questionario (93%) la formula più efficace per favorire strategie di sviluppo locale, prorpio come i Cdf.
“Abbiamo voluto che il racconto di due anni di Cdf che stiamo condividendo per il progetto “Officine Coesione” tenesse conto del punto di vista proprio di coloro che lo animano – ha detto Nicola Matsromarino, Presidente del Flag Coast to Coast – E’ stato un modo anche per raccogliere sollecitazioni e spunti per migliorare il nostro lavoro di questo percorso dei Contratti inedito, e per questo non facile, ma nel quale crediamo molto“.
Il dettaglio di risultati del questionario sono visionabili nelle slide allegate di seguito, mentre sarà ancora possibile compilarlo a questo link https://docs.google.com/forms/d/1ch3pHUdzyneoZBJTi5_S6IELFTYVCC_s0iUIW8yjnyM/prefill
Il ruolo del partenariato pubblico-privato (PPP) nei Contratti di fiume Noce-Sinni (1)