Contratto di Fiume, la parola ai territori.

I Contratti di Fiume nascono in Francia agli inizi degli anni ’80 per sostenere iniziative spontanee di cittadini intenti a combattere il degrado dei fiumi e migliorare le caratteristiche generali dei sistemi fluviali. Sono poi diventati strumenti a sostegno della pianificazione nazionale e regionale, che permettono ai cittadini di intervenire nella elaborazione di pianificazioni co-progettate e nella successiva realizzazione di interventi puntuali.
Per questi motivi, nel tempo ed anche in Italia, la formula del Contratto di Fiume è diventata di sostanziale importanza per intervenire su alcune criticità della pianificazione classica, collegate alla complessità dei processi decisionali nella gestione delle acque. Ed anche in Italia, non a caso, i territori fluviali sintetizzano spesso in maniera puntuale molte delle scelte avventate consumate in passato, una serie di decisioni e di attività umane che quasi mai hanno provato a conciliare le esigenze di sviluppo con quelle di tutela degli equilibri naturali.
I corsi d’acqua, simbolo di una vita e di un’economia locale in piena armonia con la natura, hanno patito nel tempo preoccupanti cambiamenti che ne hanno snaturato anche la reale funzione socio-culturale con conseguenti atteggiamenti di abbandono, soprattutto “fisico”, da parte delle comunità residenti.
Il Flag Coast to Coast, che negli ultimi tre anni, ha avviato il proprio percorso intervenendo sulla risorsa mare, incoraggiando la piccola pesca costiera artigianale verso un approccio rivolto alla sostenibilità degli interventi, oggi, più precisamente da qualche mese, incrocia le necessità del territorio lucano più rurale ed interno, tentando di favorire un percorso partecipato, in grado di raccogliere le storie e le sane ambizioni delle popolazioni fluviali. Un percorso questo che inverte il processo decisionale verticale, restituendo proprio alle stesse comunità la concretezza di scelte e rappresentazioni paesaggistiche. Una grandissima occasione di ristabilire un rapporto con la biodiversità del proprio territorio, con gli ambiti fluviali che lo segnano come un dipinto naturale.
Ecco perché il compito di tutti risiede nel comprendere la natura responsabile di questo percorso, nel quale ognuno prende parte ad un dialogo allargato per contribuire ad una idea rigeneratrice di territorio, alla definizione di una politica diversa e di democrazia locale. Questo è il nostro perimetro di azione.
Lo spirito che ci anima é quello della costruzione di un nuovo modello di abitare e servire i luoghi, capace di combinare il capitale sociale con quello storico e naturale, perché non si ripetano errori ma si trovino soluzioni e prospettive di futuro, insieme.
FLAG COAST TO COAST